La globalizzazione ha portato un livello di connessione dei mercati mai visto in precedenza e, al di là delle forze centrifughe e centripete che si presentano ciclicamente, questo processo è destinato a consolidarsi sempre più, e forse a portare, magari nel lunghissimo termine, ad una completa integrazione dei mercati.
Resteranno differenze dovute al diverso stadio evolutivo delle economie locali, alle diversità culturali, alle politiche economiche (e non solo) dei paesi e degli organismi regionali, internazionali e continentali. Differenze che permetteranno alle aziende più intelligenti e intraprendenti di gestire la localizzazione / delocalizzazione della forza produttiva in modo proattivo e produttivo.
Il termine ‘delocalizzare’ ha molteplici significati, che non si limitano allo spostamento di capacità produttive in un paese diveso dal proprio. Ad esempio, potrebbe significare spostare queste capacità tra due paesi terzi, oppure rilocalizzare nel paese d’origine. Qualsiasi sia la casistica, è opportuno valutare con cura, e servendosi della giusta expertise, cosa fare, come e perché, e infine come mettere a terra la decisione presa. Metodo, sistemicità, valutazione dei rischi, visione di lungo periodo sono tutti elementi essenziali, necessari anche se non sufficienti. E’ fondamentale non improvvisare e non affrettare decisioni, mantenendo al contempo un’elevata flessibilità e rapidità di azione.
Area Consulting fonda le sue esperienze di delocalizzazione a metà degli anni 2000, quando le condizioni economiche e socio-politiche avevano di fatto elevato le quotazioni dei paesi dell’Est Europa. Scenario ora in gran parte mutato, ma grazie a questa e a successive esperienze abbiamo creato, sperimentato e consolidato la nostra metodologia per supportare con successo la delocalizzazione.